La via Francigena
Mete e pellegrinaggi cristiani
I luoghi di pellegrinaggio sono zone di remote sofferenze che con il tempo si sono trasformati in luoghi di culto, speranza e rinascita. Milioni di credenti dal nascere del cristianesimo in poi, hanno da sempre ricercato i luoghi in cui venivano, o sono, custodite le tombe dei santi, dei martiri e le zone che hanno fatto parte della loro vita nella speranza di ricevere conforto ed espiazione delle proprie colpe. Questi luoghi nel tempo hanno acquistato sempre più importanza, trasformati addirittura come luoghi di fede, la gente che vi si recava chiedeva e cercava conforto, una conferma della propria fede o la speranza di previsioni future propizie, portando via addirittura immagini sacre o qualsiasi oggetto o segno presente sul posto.
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Storia e origini
Quali furono i percorsi che permettevano ai pellegrini di raggiungere Roma o Gerusalemme? Tra i tanti percorsi presenti sul territorio europeo che permettevano di raggiungere i luoghi di culto da ogni parte dell’Italia, c’è la via Francigena o anche detta “via Francesca”, proveniente dalla Francia. Una delle vie più documentata, deve la sua origine ai Longobardi che, nel VI sec., si stabilirono nell’Italia Settentrionale e centro-meridionale. In questa parte dell’Italia crearono un regno con capitale Pavia e sentirono l’esigenza di creare un tragitto sicuro per raggiungere i ducati oltre l’Appennino. Questo percorso doveva necessariamente essere distante dalle strade romagnole e liguri che erano di appartenenza romana, indubbiamente più comode ma sicuramente controllate dai bizantini, nemici integerrimi dei Longobardi. In tal modo, e con tali premesse diedero vita al percorso Monte Bardone (Mons Langobardorum), collocato tra Fornovo, Berceto e Pontremoli, che oggi equivale, per la maggior parte, al passo della Cisa, e che in quel tempo permetteva di raggiungere lo scalo marittimo di Luni e la Tuscia.
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Il percorso della via Francigena
I tratti più frequentati della via Francigena nella zona delle Alpi erano quelli del Monginevro e del Moncenisio, che confluivano nel nodo viario di Susa, sul versante italiano. Altri punti d’ingresso alla via erano il Grande e il Piccolo S. Bernardo, che sbocca nella parte italiana nella Valle d’Aosta. Uno dei valichi sicuramente più percorsi dai pellegrini era il Moncenisio, il cui accesso all’Italia è indicato dall’abbazia di Novalesa e dalla Sacra di S. Michele, che fu edificata nei dintorni del luogo presso cui Carlo Magno e il suo esercito aggirarono lo sbarramento dell’esercito del figlio di Desiderio Adelchi, ultimo re dei Longobardi ricordato dal grande poeta Alessandro Manzoni.
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La via Francigena oggi
Se decidete di percorrere la via Francigena, per fede, per curiosità o per turismo, avrete la possibilità di scoprire tragitti minori che custodiscono grande storia e tradizione.
Sulla strada della fede incontrerete ingenti monumenti che rievocheranno la storia, la cultura e tradizione del pellegrinaggio, un esempio ne è il Duomo di Fidenza o come la Pieve di Bardone, uno splendido esempio di architettura romanica presso l’antico valico del Monte Bardone, sul tratto della Cisa.
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