Autodromo Enzo e Dino Ferrari

 

Un po’ di storia


Il desiderio e l’impulso alla velocità fa parte del patrimonio degli abitanti di Imola, infatti testimonianze di origine romane attestano che già nell’80 a.C. a Imola era presente un anfiteatro nel quale si gareggiava con le bighe. L’Autodromo Internazionale di “Enzo e Dino Ferrari” sito a Imola, è noto per le grandiose competizioni motoristiche che si svolgono da più di cinquant’anni, portavoce di valori sportivi, storici, economici e culturali.

Imola pitlaneIl momento di maggior fama si raggiunge nel 1981, anno in cui ospita per la prima volta il Gran Premio di San Marino della Formula 1, oltretutto, in quell’anno, fu una delle gare più spettacolari di tutta la stagione sportiva a tal punto che , in base ad un’indagine da parte della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) molti italiani dichiararono che, nel 2005, il loro interesse nei confronti della Formula 1, era strettamente legato alla presenza del circuito “Enzo e Dino Ferrari”. Il grande eco di questo nome è direttamente connesso a eventi e occasioni sportive importantissime, che hanno fatto diventare l’Autodromo un paradigma del mondo dei motori. Oltre al significato rappresentativo che ha avuto verso il grande pubblico, l’Autodromo è anche una struttura organizzativa che ha sempre dimostrato una capacità innovativa e una preparazione di qualità elevata a livello mondiale. Ultimati i lavori per la costruzione della pista, il collaudo è stato effettuato il 19 ottobre 1952 con i piloti Ascari, Farina e Villoresi sulle rispettive vetture Ferrari, Bertocchi sulla Maserati, Lorenzetti sulla Guzzi e Masetti sulla Gilera. L’inaugurazione della pista ci fu il 25 aprile 1953 con il Gran Premio Coni, in occasione della prova del Campionato Italiano di motociclismo, durante il quale vinsero Masetti e Lorenzetti. Durante lo stesso anni l’autodromo passò sotto la gestione dell’E.S.T.I. con il relativo presidente Tommaso Maffei Alberti.

Un anno dopo fu organizzata la “Coppa d’Oro Shell”, promossa da Moto Club di Imola, una gara motociclistica che avrà grande fama per più di vent’anni, anche nell’automobilismo con la “Conchiglia d’Oro Shell”, riservate alle vetture Sport. In tale occasione vinse la Ferrari di Umberto Maglioli e si classificarono anche due nomi importanti nella storia dell’automobilismo internazionale, agli esordi Colin Chapman e Jack Brabham. Mentre un altro nome importante sempre nell’automobilismo mondiale, Bernie Ecclestone, corse nell’autodromo di Imola nel 1956, con la sua Norton Max.

Di particolare importanza per l’autodromo è il 1963, anno in cui ci fu l’esordio nella Formula 1, infatti il 21 aprile ci fu la prima gara non ufficiale, durante la quale non partecipò la Ferrari, e fu vinta da Jim Clark che divenne Campione del Mondo a fine stagione. Mentre il 7 settembre fu il turno del Motomondiale con il “Gran Premio delle Nazioni”. Nel 1972 Checco Costa inventò il “Daytona d’Europa” una gara, la famosa 200 Miglia, che fu trasportata sull’altro lato dell’Adriatico.

In seguito a lavori di ristrutturazione e la costruzione di un nuovo edificio box, in quel periodo uno dei più moderni in Europa, nel 1979 ci fu un nuovo appuntamento con la GP della Formula 1, che non valeva per il Campionato del Mondo ma che portò ugualmente tutti i team che partecipavano al campionato.

Per più di 25 anni la Formula 1 inserì l’autodromo nel proprio calendario, infatti nel 1980 ci fu per la prima volta un GP questa volta valido per il Campionato del Mondo, 51° Gran Premio d’Italia. Inoltre nel 1981 a Imola fu istituito il Gran Premio di San Marino, in tal modo in Italia fu ospitato ogni anno due prove del Campionato Mondiale di Formula 1, in primavera il Gran Premio di San Marino a Imola e a settembre il Gran Premio d’Italia a Monza.

 

 

Periodo di grande fama

Ci furono nel 1995 due modifiche alle curve del Tamburello e Villeneuve che furono sostituite da due varianti per diminuire la velocità. Dal 1996. Per tre anni di seguito, ritornò il Motomondiale con la GP a Imola, mentre nel 2001 debuttò il Campionato del Mondo del Superbike che diede la possibilità a Imola di avere nuovamente un evento di grande importanza internazionale.

Imola pitlaneInfatti la fama e la stima continuarono nel 2004 quando ospitò, per la prima volta, il Campionato mondiale FIA GT. Un’altra data storica la ritroviamo nel 9 novembre 2006, precisamente alle 16:14, quando il corpo box fu demolito con 700 candelotti di dinamite, infatti il circuito fu sottoposto ad un piano di ammodernamento e riqualificazione che si concluse nel 2007 sotto la stretta sorveglianza dell’architetto Hermann Tilke.

Il pit-bulding è stato ricostruito per intero con 14 box in più e con la Race Control adibita ad uso uffici, direzione gare, speakeraggio, sala cronometraggio e vip-lounge. Inoltre sono stati effettuati altri interventi durante il periodo estivo del 2008, in particolare orientati alla ridefinizione del layout dell’accesso alla pit lane e l’estensione della via di fuga della Curva Piratella, inoltre è stato ri-asfaltato un tratto compreso tra i box e il termine della curva del Tamburello.

Il 3 maggio 2008 viene riaperto l’autodromo, dopo che il Comune di Imola ha affidato la gestione alla Formula Imola SpA, ci saranno due4 gironi di festa e tantissime persone desiderose di accedere al nuovo impianto orma visto come simbolo della città.