Percorrendo i sapori secolari della strada del Fungo Porcino di Borgotaro
La strada
Sulla strada che si dirama sull’alta Va Taro, che si riunisce a Nord-Est con la Val Baganza, a Ovest con il Val Ceno e il crinale sul confine tra l’Appennino parmense e quello piacentino nasce e cresce il Fungo Porcino di Borgotaro.
In queste zone si ha la possibilità di assistere a scenari fuori dal comune, di grandissima bellezza e fascino, un territorio tra il mare e una flora boschiva rigogliosa tra numerosi corsi d’acqua fino a raggiungere le vette più late tra i confini liguri e toscani.
Sono le terre emiliane di antica tradizione e storia, tra incantevoli castelli e caratteristici borghi. Tragitti che hanno accompagnato pellegrini verso le loro mete di fede e traffici commerciali che partivano dalla Francia fino ad arrivare al mare attraversando la Pianura Padana.
Una terra adatta per ogni tipo di vacanza, fertile per le escursioni, dinamica per le feste d’estate e stuzzicante grazie al fungo Porcino di Borgotaro arricchito dalla tradizione gastronomica parmense.
Prodotti tipici
I comuni di Bedonia, Borgotaro, Compiano, Tornolo e Albareto sono accomunati da una secolare tradizione culinaria attraverso la Strada del Fungo Porcino di Borgotaro che si espande fino ai confini con la Toscana e la Liguria.
Le caratteristiche naturali della zona sono tipiche degli ambienti montani dell’Emilia, particolari aspri che incorniciano le vette appenniniche e sovrastano le estese vallate. In ogni paese della strada gastronomica ritroviamo chiare tracce del passato storico tra vie di pellegrinaggio, piazze, castellie palazzi a testimonianza di un importante e illustre passato.
In tal modo, la Strada del Fungo Porcino di Borgotaro si arricchisce di elementi e caratteristiche storiche e culturali ritrovando il suo passato tra le radici rurali e contadine e delle loro antiche tradizioni impreziosita, inoltre, dai continui e remoti scambi culturali con le terre della Liguria e della Toscana.
Questi scambi culturali hanno interferito in grande misura anche sulle tradizioni culinarie tra la farina di grano e le panelle, risultato di un impasto con la farina di castagne e cotte nelle tradizionali testarelle.
In questo modo, in una fusione tra scambi regionali, si è andata sempre più definendo la cucina tipica emiliana che potrete scoprire lungo il percorso enogastronomico che qui vi proponiamo.
Si parte dal tipico Parmigiano Reggiano fino ai tipici funghi sott’olio freschi o secchi, alle torte rustiche di erba, zucchine, riso, patate o i meravigliosi pani di montagna con la farina di castagne, le frittate, il maiale lavorato, liquori, marmellate, sciroppi … e tantissime altre ricette …
Delizie per il palato
I prodotti che potrete trovare sulla strada enogastronomica raggruppano un vasto assortimento di piatti tipici che avrete la possibilità di assaporare e acquistare lungo il vostro tragitto. Il porcino, come abbiamo detto, è il fungo per eccellenza, che si unisce molto bene ai sapori e ai prodotti tipici della zona.
Oltre al fungo porcino ci sono numerosi prodotti di rilievo in queste terre partendo dalle differenti qualità di altri funghi come ad esempio gli ovoli, i prataioli, i boleti o i prugnoli, ma anche il famosissimo Parmigiano Reggiano Dop, un formaggio a pasta dura, cotto ma non pastorizzato, caratterizzato da una lenta stagionatura e da un contenuto proteico elevato con una tradizione antichissima.
Le grandi forme che tutti conosciamo sono prodotte in piccoli caseifici che utilizzano ancora antiche tecniche artigianali, come ad esempio la maturazione nei noti magazzini per circa due anni. Il parmigiano si può comprare direttamente nei caseifici lungo strada, dove ogni mattina il latte si trasforma in prodotti di altissima qualità.
- Il Parmigiano Reggiano
- Le torte salate
- Il Porcino IGP
- Le confetture extra
- Il Prosciutto di Parma
- Il miele
- I succhi di frutta
- Le trote
- I dolci
- Il maiale lavorato
- Le carni biologiche
- L'orto biologico
- Le mostarde
- Il pane tradizionale
- L'orto biologico
- La pasta fresca