Turisti a cavallo lungo il sentiero Spallanzani e Parco del Gigante

Il percorso che vi proponiamo è particolarmente avvincente poiché presenta un paesaggio selvaggio, con fauna e flora particolarmente generose e con tante incantevoli curiosità naturali. Uno dei cammini più antichi e di lunga percorrenza della provincia e, se disponete di cavalli ben allenati, si trasforma in una cavalcata di media difficoltà.

Il cammino ha inizio tra le prime colline del territorio fino ad arrivera al crinale appenninico garantendo una gioia panoramica per il diletto degli occhi. Il paesaggio offre anche nuemrosi corsi d’acqua per poter abbeverare i vostri cavalli, inoltre sono previste diverse zone di sosta che vi daranno la possibilità di effettuare la vostra vacanza a cavallo in più giorni.

 

Il nostro percorso pare da Ventoso di Scandiano fino a San Giovannni di Querciola
(26 km circa percorribili in 6 ore)

PercorsoLa prima tappa del percorso è Scandiano, una splendida città che custodisce una meravigliosa Rocca medievale, in seguito proseguendo da Ventoso di Scandiano, posto a due chilometri dal centro di Scandiano, si raggiunge Monte Evangélo. Una volta saliti sul Monte troverete un ampio sterrato che vi porterà presso la Chiesa di Rondinara.

Sul lato destro della chiesa è presente un sentiero che conduce al circolo ippico il Monte, un possibile punto di sosta. La strada per arrivare al circolo ippico è in salita, si prosegue a destra fino alla strada provinciale, successivamente si svolta a sinistra e di seguito a destra verso una strada asfaltata in salita che presenta tratti di ghiaia e sentiero. Lungo il cammino si costeggia il Castello di Viano e alcuni borghi caratteristici fino ad arrivare a Regnano. In questa zona è possibile visitare i “vulcanetti”, piccoli geyser che sbucano dalla terra.

Proseguendo il viaggio si arriva al borgo Riolo e successivamente si prende la strada che porta a San Giovanni Querciola. Particolare attenzione è richiesta in questo tratto molto impegnativo per il terreno pesante e scivoloso. Partendo da San Giovanni si prosegue verso il borgo di Sorriva.

Cavalcando Da San Giovanni di Querciola fino a Castelnovo Monti
(28 km circa percorribili in8 ore)

Un tragitto articolato ricco di laghi, boschi e pievi oltre alla ingente e particolare Pietra di Bismantova, un insieme di splendori in un percorso in alcune parti impegnativo. Il viaggio prosegue scendendo verso il sentiero che porta al Lago del Tasso per arrivare nelle zone di Giandeto e Croveglia. In seguito la strada conduce fino al fondovalle di Viano Carpiteti, in località Onfiano.

Pietra di BismantovaIl sentiero, in questo punto, proseguendo verso destra e subito a destra diventa una salita che vi permette di attraversare il caratteristico borgo di Mandra proseguendo fino alla strada di Carpineti Valdestra. Procedendo sul alto destro della strada, dopo circa 100 mt sulla sinistra il sentiero cambia nuovamente divenendo sterrato e in salita. Bisogna fare molto attenzione poiché, dopo circa 500 mt, è presente un bivio di deviazione obbligatoria verso destra a causa di impraticabilità a cavallo nel tratto compreso tra la Chiesa di San Vitale (struttura molto suggestiva) e il Castello delle Carpinete, sosta quasi dovuta data l’importanza e la fama del castello.

In seguito occorre fare nuovamente molta attenzione poiché la discesa presente prima del castello è in cemento, in ogni caso troverete ombra e acqua per ristorare i cavalli a circa 500 mt innanzi al cimitero qui presente, sulla strada verso Colombaia. Riprendendo il cammino dal castello si avanza per un sentiero di crinale che porta fino al monte Fosola e, in seguito, scende verso Saccaggio per la strada a fondovalle Felina – Gatta.

Una volta arrivati a fondovalle si prosegue verso destra per 100 mt e successivamente verso sinistra in direzione Noce di Campolungo fino alla base est della incantevole Pietra di Bismantova, che sovrasta su 1000 metri di altezza la vallata, un massiccio arenaceo dalla singolare forma rettangolare. Non sarà difficile, grazie alla numerosa segnaletica bianco – rossa SSP, seguire il sentiero verso sinistra che porta a Ginepreto.

Si prosegue da Castelnovo Monti fino a Ligonchio
(22 km circa percorribili in 6 ore)

Il cammino prosegue verso un terreno alternato in vari saliscendi addentrandosi nel cuore del parco nazionale del Gigante di ben 23.416 ettari, un’immensa area verde che vi darà la possibilità di respirare ossigeno in gran quantità! Arrivati all’agriturismo presente nel parco si gira verso sinistra per circa 200 metri, in seguito si prende un sentiero a sinistra in discesa che vi porterà a fiume Secchia. Si attraversa il fiume e il borgo sito a pochi metri da fiume e, scendendo verso la strada asfaltata, scompare la segnaletica.

Castelnovo MontiLa strada asfaltata, da percorrere per alcune centinaia di metri, termina verso la zona di Sologno che prosegue con alcuni tornanti con un sentiero in salita, posto sulla destra, fino al borgo di Castellaro dove riprende la segnaletica. Si prosegue verso il sentiero con direzione Cerre Sologno, qui è possibile effettuare una seconda sosta, grazie anche a zone di ombra e di acqua per i cavalli. Usciti dalla cittadina si prende la strada ghiaiata che prosegue in salita, in seguito il sentiero diviene sterrato fino a Montecagno.

Verso sinistra, zona di monte Orsaro, è possibile imboccare il passo della Cisa per poi proseguire, dopo qualche chilometro, un ampio sentiero verso destra con direzione Casalino di Ligonchio. Dal paese si scende verso una strada asfaltata, si in contra il ponte per Ligonchio facendo attenzione ad ignorare la segnaletica che riporta sul torrente. Superato il ponte, si prosegue verso il sentiero a sinistra, per alcuni tratti asfaltato seguendo l’uscita per Ligonchio.

L’ultimo tratto: si esce da Ligonchio e si prosegue verso Febbio
(35 km circa percorribili in 8 ore)

Quest’ultimo tratto rappresenta la zona più affascinante dell’intero percorso, una meravigliosa cavalcata tra castagneti, faggeti, boschi di conifere e torrenti partendo dalla città di Ligonchio, nel quale è presente un centro visita sulla fauna del Parco Nazionale, fino ad arrivare a Febbio. Non mancheranno piacevoli incontri tra daini, cervi scoiattoli, marmotte e ghiri.

LigonchioPartendo dal maneggio si imbocca il sentiero a sinistra, cavalcando per circa 200 metri si prosegue verso destra dove si in contra una strada asfaltata che porta a Presa alta. Una volta terminato l’asfalto, la strada prosegue tra ghiaia e sterrato fino ad arrivare al passo di Lama Lite, luogo di forte interesse archeologico. Ritornando all’incrocio con Lama Lite si prende la strada di ghiaia che conduce verso Case Cattalini Civago, il sentiero ha una piccola deviazione verso destra che porta al Rifugio Segheria dell’abetina Reale.

Rientrando sul sentiero, si arriva ad una sbarra che anticipa un sentiero particolarmente impervio essendo stretto e pietroso. Dopo alcuni chilometri il sentiero si espande costeggiando la facciata della montagna fino a Pian Vallese. Infine si scende verso la strada di ghiaia verso Rescadore di Febbio.