Visitare Rimini...città d'arte dimenticata

  

San Giuliano

Ricostruita nella seconda metà del Cinquecento, chiesa antica che custodisce il Martirio di San Giuliano di Paolo Veronese posto all’altare maggiore, ai cui lati si trovano due pale della bottega del Veronese, mentre sotto un sarcofago romano che custodì il corpo del martire Giuliano.
Ponte Tiberio
Uno dei ponti romani più illustri, fu costruito tra il 14 e il 21 in pietra d’Istria, costituito da cinque arcate e posto su di una piattabanda fondata nel letto del fiume. Allo scopo di favorire il flusso della corrente, le pile sono in posizione obliqua rispetto all’asse del ponte. Tra di esse si trovano quattro edicole e nei cunei sono scolpiti alcuni emblemi e due iscrizioni celebrative nel fronte interno dei parapetti.

Museo della Città

L’ex convento e collegio dei Gesuiti, struttura maestosa di Alfonso Torreggiani, ospita il museo punto di riferimento per la storia e l’arte di tutta la provincia di Rimini, con più di 40 sale e 1500 opere circa. Nella zona dedicata all’archeologia, posta al pianterreno, si sottolinea la presenza dei mosaici in bianco e nero di palazzo Diotallevi e degli scavi di piazza Ferrari. La Pinacoteca è posta nei piani superiori e custodisce un percorso espositivo dei secoli tra il XI e XX. La sezione medievale e dell’umanesimo malatestiano possiamo ammirare l’affresco del Giudizio Universale, originario della chiesa di S. Agostino, il Crocifisso di Giovanni da Rimini, le tavole di Benedetto Coda e alcune opere di commissione malatestiana tra cui si ricorda Cristo morto sorretto da quattro angeli di Giovanni Bellini e la pala di S Vincenzo Ferreri di Domenico Ghirlandaio.


Piazza Cavour

Fontana della Pigna RiminiCustodisce gli edifici pubblici più importanti e rappresenta il dentro urbano della città, nella zona centrale troviamo la statua di Paolo V affiancata da una fontana circolare con la vasca interna risalente al Quattrocento. Nella zona nord-ovest si collocano tre edifici di notevole interesse storico artistico:il Palazzo Comunale o Garampi, il palazzo dell’Arengo e il palazzo del Podestà. Termina la piazza con la facciata di epoca neoclassica dell’ex tetro Amintore Galli.


S. Agostino

La sua edificazione risale al 1247 subendo nel corso dei secoli numerosi rifacimenti, particolarmente interessante è il campanile di epoca duecentesca. All’interno della chiesa di notevole richiamo sono gli affreschi posti nella parte absidale, risalenti al Trecento di scuola riminese come unica testimonianza dell’influenza della tecnica di Giotto nella terra romagnola. I dipinti presenti nel campanile sono attribuiti a Giovanni da Rimini mentre quelli presenti sulla parete infondo all’abside sono del Maestro dell’Arengo. Il battistero, al quale si accede dalla parte sinistra del presbiterio, custodisce un grande Crocifisso su tavola sempre del Maestro Arrengo.
 

Tempio Malatestiano

Tempio Malatestiano RiminiE’ testimonianza delle varie correnti architettoniche del rinascimento grazie alla fusione e alla collaborazione di grandi artisti come Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Agostino di Duccio. Originariamente al chiesa di San Francesco dal 1447 fu trasformata da Sigismondo Malatesta, ma solo con il progetto dei Leon Battista Alberti del 1450si avvia la realizzazione dell’involucro di pietra d’Istria e marmi sulla struttura già presente. Purtroppo il progetto rimase incompleto a causa della caduta in rovina di Sigismondo, oltretutto anche danneggiato in seguito con l’avvento dell’ultima guerra. Un basamento con simboli malatestiani fa da base a tutta la struttura, mentre la facciata è suddivisa da semicolonne trabeate alternate da archi ciechi. I lati della struttura sono caratterizzati da ingenti archi spartiti da pilastri, mentre sotto le arcate poste sul lato destro sono custoditi sette sarcofagi di umanisti della corte malatestiana. All’interno, costituito da una sola navata, possiamo ammirare il contrasto creato dallo stile tardo – gotico e le decorazioni plastiche rinascimentali, rilevata soprattutto tra la parte malatestiana ricca di ornamenti e il presbiterio. Il sepolcro di Sigismondo Malatesta è posto sulla parte destra dell’ingresso mentre l’insieme di tutti gli ornamenti scultorei è posto nella prima cappella destra tra cui possiamo ammirare gli angeli reggi cortina di Agostino di Duccio. Nella seconda cappella risiede la tomba di Isotta degli Atti, nella quarta, invece, l’affresco di Sigismondo Malatesta inginocchiato davanti a San Sigismondo di Piero della Francesca e nella terza cappella sinistra bassorilievi di Agostino di Duccio.


Arco d’Augusto

Arco d'Augusto RiminiIn onore di Augusto, del 27 a.C., in occasione del riadattamento della Via Flaminia. In seguito a lavori di isolamento, l’arco ha perso la sua funzione originaria di porta della città accompagnato da due torri di età tardo antica. Costruito in pietra d’Istria è affiancato da sue semicolonne corinzie che sostengono una trabeazione da cornici decorate. All’interno dei quattro clipei si trovano i quattro busti delle divinità Giove, Apollo, Nettuno e Minerva.