Visitare Reggio Emilia
Piazza del Monte
Una volta piazza Cesare Battisti, è in realtà un allargamento della via Emilia che ha la funzione di raccordo tra le due parti della strada consolare. Uno dei palazzi che possiamo ammirare in Piazza del Monte è l’ingente palazzo Bussetti, mentre sul alto opposto troviamo il palazzo del capitano del Popolo che risale al 1281, con particolari molto attuali causa di un restauro in stile medievale di Guido Tirelli nel 1920/29. Sullo stesso lato si affaccia il palazzo del Monte di Pietà, baricentro topografico della città. Un tempo sede originaria del Comune fu progressivamente occupato dal Monte di Pietà. La torre dell’Orologio richiama la bassa torre eretta nel 1216 della quale rimangono ancor oggi le strutture. La facciata di Piazza Prampolini venne rifatta nel 1915 da Remo Guardasoni, su disegno di Guglielmo Boni.
Piazza Camillo Prampolini
E’ il luogo più rappresentativo della città, dove si concentrano le sedi delle sue funzioni religiose, economiche e civili. Lo spazio circostante è chiuso delimitato da cortine continue di edifici, come unico ornamento traviamo la statua del fiume Cròstolo proveniente dal Palazzo Ducale di Rivalta. Il Palazzo vescovile lo possiamo ammirare sul lato orientale della piazza, seguito dalla facciata della chiesa di S.Giovanni Battista o Battistero.
Duomo
Di origine romanica, è l’architettura che più domina la piazza, largamente ristrutturata nel corso dei secoli. Una inusuale torre ottagonale sovrasta la tradizionale facciata a capanna, che racchiude in una nicchia una Madonna col Bambino tra gli offerenti Giroldo Fiordibelli e Antonia Boiardi. Un rivestimento marmoreo risalente al Cinquecento caratterizza l’esterno del Duomo, mentre le statue di Adamo ed Eva ornano il timpano del portale. All’interno, oltre al meraviglioso coro, ritroviamo opere significative di artisti reggiani tra cui il monumento sepolcrale di Valerio Malaguzzi; il mausoleo del vescovo Ugo Rangone, ila mausoleo del vescovo Bonfrancesco Arlotti. Da sottolineare anche la Cacciata dei profanatori al Tempio di Orazio Talami.
Palazzo del Comune
Con una facciata settecentesca, il palazzo venne costruito nel 1414-94 e rifatto nel 1583. A creare un effetto di movimento sulla facciata sono i voltoni posti su via della Croce Bianca e via Farini. L’architetto, Lodovico Bolognini, che creò il portico a tre arcate del palazzo, ricavò la singolare sala del Tricolore già dell’Archivio ora adibita ad uso del consiglio comunale. Il 7 gennaio 1797 i rappresentanti di Reggio, Modena, Ferrara e Bologna utilizzarono il tricolore come simbolo della repubblica cispadana.
Via Emilia S. Pietro
Il tratto che allinea l’ingente facciata del palazzo Corbelli, il palazzo Spalletti-Trivelli (sede del Credito Emiliano) è la Via Emilia. Poco più avanti traviamo il mercato coperto, luogo commerciale esuberante pieno di botteghe. Sempre sulla via Emilia possiamo osservare il palazzo Fontanelli-Sacrati, maestoso edificio con una raffinata facciata quattrocentesca e una alto portico.
Chiesa dei Ss. Pietro e Prospero
La chiesa, costruita nel 1586/89 sul progetto di Giulio dalla Torre, è una delle chiese più antiche della città. Paolo Messori è l’autore dell’imponente cupola e della lanterna mentre, Pietro Armani è l’autore della facciata. Una grande e luminosa navata fa da unica protagonista nell’interno entro la quale troviamo preziose cantorie intagliate di Giacomo Cocconcelli di epoca barocca e numeroso tele di artisti artigiani bolognesi del Seicento. Da sottolineare la presenza di due chiostri di mirabile bellezza: il chiostro piccolo con porticato a colonne binate con particolari rinascimentali e il chiostro grande, porticato a pilastri e colonne con finestre intervallate da nicchie impreziosite da statue in cotto di Bernardo e Francesco da Lugano.
Santuario della Beata Vergine della Ghiara
Una realizzazione di Francesco Pacchioni, su un disegno di Alessandro Balbi, presenta innanzi alla ingente facciata in laterizio un ampio sagrato sormontato da un cupola slanciata e un’incompiuta torre campanaria. L’interno a croce greca è preceduto da tre maestosi portali, una serie di affreschi copre le volte incorniciati da una lussuriosa decorazione seicentesca in stucco dorato. Nel secondo braccio possiamo ammirare il ricchissimo altare della Madonna di G.B. Magnani, con la raffigurazione della Madonna col Bambino di Giovanni Bianchi detto il Bertone. Nel quarto braccio è posto l’altare di città del Magnani con il Cristo in croce consolato dall’angelo del Guernicio.